
Le consociazioni in CSA
Con il termine consociazione intendiamo la coltivazione contemporanea di diversi ortaggi sulla stessa fila. Tale tecnica consente di valorizzare
le complesse interazioni esistenti tra le piante. Grazie alle particolari
caratteristiche degli essudati radicali, alcune piante sono in grado di stimolare, o in qualche caso di reprimere, lo sviluppo delle specie vegetali che crescono nelle loro immediate vicinanze, di allontanare gli insetti dannosi o attrarre quelli utili.
Inoltre, dal punto di vista dell’organizzazione della produzione, le consociazioni ci permettono di fare un miglior uso in termini di spazio a disposizione nel campo coltivato aumentandone la produttività, di risparmiare la quantità d’acqua impiegata, e ci aiutano a rallentare la comparsa delle erbe spontanee.
La scelta delle consociazioni viene fatta tenendo in conto più fattori:
- Si cerca d’evitare di consociare piante appartenenti alla stessa famiglia.
- Teniamo in considerazione lo spazio, sia sotto terra che in aria, che la pianta tenderà a coprire. Ad esempio nel caso del peperone & dell’insalata queste due tenderanno a ricoprire altezze diverse senza farsi ombra a vicenda. Inoltre l’apparato radicale dell’Insalata tenderà ad essere meno profondo di quello del peperone.
Se passerete sui campi della CSA in inverno inoltre potrete osservare l’ottimo lavoro di squadra che fanno il cavolo toscano & la cicoria. La prima una pianta da ricaccio invernale, che cresce in altezza e viene sfinata lateralmente dalla raccolta delle foglie, la seconda una pianta da taglio e ricaccio che occupa bene gli spazi laterali, ma
meno in altezza.
Prediligiamo piante con cicli colturali diversi, in modo tale che nessuna prenda il sopravvento sull’altra senza che questa si sia pienamente sviluppata.
È il caso del topinambur & della rucola. Mentre la rucola ha un ciclo molto rapido e può essere raccolta a 40 giorni dal suo trapianto, il Topinambur prenderà molto più tempo per diventare grosso! Un po’ come succede in inverno per il cavolfiore & la bieta. Inoltre quest’ultima consociazione è ottima anche per il risparmio idrico.
Considerando che il sesto d’impianto di un cavolfiore non consociato è molto largo.
Laddove ne avrebbero beneficiato solo le erbe spontanee, ora c’è spazio anche per la bieta!
Anche la carota & il ravanello, hanno cicli colturali diversi, ma questa consociazione ci dà una soddisfazione extra. Infatti il ravanello crescendo molto più rapidamente della carota ricopre come un tappeto tutto il terreno seminato impedendo alle altre erbe spontanee di svilupparsi robustamente. Ed è qui che viene il bello, il
diserbo mangereccio!! Raccogliere i ravanelli dopo 40 giorni dalla semina equivarrà ad un primo diserbo sulla fila delle carote, che ancora striminzite, prenderanno improvvisamente molta più luce.